Premessa al corso del Triennio

Avvicinare i bambini al mondo dell'arte, ai suoi linguaggi, alle sue tradizioni e alle sue molteplici sfaccettature, implica non solo una conoscenza della materia, ma anche la capacità di pensare e applicare strumenti, metodi e tecniche che tengano conto delle peculiarità individuali, dei livelli di apprendimento e delle potenzialità creative dell'utenza.
La relazione educativa si pone quindi al centro della pedagogia artistica, e tale relazione deve per necessità essere creativa, vale a dire includere in essa la consapevolezza del funzionamento dei processi creativi, che può essere appresa solo attraverso una sperimentazione in prima persona.
“Le arti devono essere prese in considerazione seriamente in quanto modalità di scoperta, di creazione, di ampliamento della conoscenza” scriveva il filosofo Nelson Goodman.
Una pedagogia dell'arte non può ignorare tale principio, che implica che il compito dell'educatore non è solo introdurre il bambino nel mondo dell'arte, ma anche tenere nel dovuto conto il mondo dell'arte nel bambino. Ciò significa incoraggiare la tendenza spontanea del bambino a sperimentare con tutte le possibili forme espressive: nelle diverse fasi del suo sviluppo, il gioco infantile attraversa, benché in modo embrionale, l'intera gamma delle arti. “Il bambino ha cento lingue, cento mani, cento pensieri”: così Loris Malaguzzi sintetizzava il fondamento della sua pedagogia creativa.  L'educatore artistico dovrà accompagnare i bambini in questa sperimentazione, costruendo insieme a loro codici e linguaggi, e stimolando un atteggiamento riflessivo rispetto alle forme espressive sperimentate. Tale atteggiamento permetterà di accostarsi in modo consapevole alle arti nelle loro tradizioni consolidate, instaurando un dialogo con esse.
Protagonista di tale dialogo è quella che Aldo Carotenuto definiva la “dimensione creativa”, vista come una funzione della persona, pari per dignità alle funzioni affettiva e cognitiva, e con esse in continua interazione. Per lavorare sui processi creativi, l'educatore artistico dovrà fare affidamento non solo sul proprio sapere teorico e sulle tecniche acquisite, ma anche e soprattutto dovrà conoscerli dall'interno, attraverso esperienze formative che lo mettano in contatto con la propria dimensione creativa.