Titolo del corso
Visioni: aspetti della regia teatrale nel Novecento.

Il corso intende fornire una panoramica ampia e dettagliata sulle teorie e le pratiche della regia teatrale nel Novecento, affrontandone origini, sviluppi e trasformazioni, e mettendo a fuoco i complessi nodi e domande che esse pongono.
La figura del regista come fulcro della messa in scena e principale responsabile dell’opera è tutto sommato abbastanza recente, e non si può concordemente datare prima del tardo XIX Secolo. Tuttavia, in questo breve periodo sono fiorite innumerevoli modalità del praticare tale arte, visioni a volte profetiche a volte utopiche, spesso in contrasto tra loro, ma che nel loro insieme descrivono un cambiamento di paradigma nella concezione stessa del teatro.
Il corso è teso ad indagare come le diverse visioni del lavoro registico abbiano ridefinito sia la missione del teatro, vale a dire il suo ruolo nella società, sia il suo valore artistico e culturale, mettendo in discussione i parametri stessi del fenomeno teatrale: i rapporti tra testo, attore e pubblico, e il processo di creazione della performance. Questo ha comportato differenti modi di intendere il lavoro dell’attore, sperimentando processi di formazione attoriale che spesso oltrepassano i confini della tecnica, rivalutandone la corporeità e la spontaneità, o puntando su qualità psicologiche profonde che riguardano la persona nella sua globalità, fino agli estremi di santificare l’attore o prefigurarne la scomparsa. Anche la struttura intima dell’opera è riformata: essa diventa un progetto organico, un insieme che è più della somma delle parti, in cui spazio, tempo, corpo e parola si fanno scena.
Esploreremo queste diverse visioni attraverso quattro modalità didattiche:
Lezioni frontali, in cui si esporrà un profilo storico delle principali esperienze registiche del Novecento e le teorie ad esse correlate;
Laboratorio, in cui si sperimenteranno alcuni aspetti dei metodi di educazione dell’attore presenti nelle esperienze citate;
Videoforum, in cui si assisterà alla proiezione di film e video di spettacoli e laboratori, in particolare del periodo che va dalla seconda metà del Novecento ad oggi, cui seguirà discussione guidata in aula;
Lavori di gruppo, in cui si creeranno mini-progetti registici e drammaturgici a partire da elementi dati.


Argomenti del corso

Modulo 1:
Lo sguardo dell’altro
    a)    Il teatro come fenomeno intersoggettivo
    b)    La nascita della regia: L’Oeuvre d’Art Vivant
    c)    Il regista demiurgo e il regista pedagogo

Modulo 2:
Il paradosso dell’attore
    a)    La verità nella finzione
    b)    Immedesimazione e Straniamento: Stanislavskij e Brecht
    c)    L’attore sacro: Artaud

Modulo 3:
Il corpo e lo spazio
    a)    Attore e marionetta
    b)    Il corpo glorioso
    c)    Lo spazio vuoto e lo spazio pieno

Bibliografia:

Schino M. (2003) La nascita della regia teatrale, Laterza, Bari
Zanlonghi G. (2009) La regia teatrale nel secondo Novecento, Carocci, Roma

Uno o più testi a scelta fra i seguenti consigliati:

Brecht B. (2000) Scritti teatrali, Einaudi, Torino
Ruffini F. (2003) Stanislavkij. Dal lavoro dell’attore al lavoro su di sé, Laterza, Bari
Artaud A. (2000) Il teatro e il suo doppio, Einaudi, Torino
Brook P. (1998) Lo spazio vuoto, Bulzoni, Roma
Fo D. (1997) Manuale minimo dell’attore, Einaudi, Torino
Grotowski J. (1970) Per un teatro povero, Bulzoni, Roma