Yuan Seqiang e Alessandra Antezza Rivelli sono i vincitori della prima tappa del progetto RestART: Cityness, Ecologies and Community – Bari/Guangzhou Art Prize - un concorso/premio promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bari in collaborazione con la Guangzhou Fine Arts Academy, a cura di Antonella Marino e Maria Vinella. L’iniziativa - nata dalla volontà di rinsaldare un gemellaggio di antica data tra Bari e Guangzhou (Canton) (che sono città sorelle dal 1986) - è sostenuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca, col supporto di Regione Puglia - Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio e Fondazione Pino Pascali, in partnership con l’Assessorato alle Culture del Comune di Bari.

La prima sezione del Premio, rivolta agli studenti delle due Accademie è stata inaugurata a giugno con una mostra nel Teatro Kursaal di Bari in ci erano esposti i progetti di installazioni sul tema della rigenerazione urbana in chiave di sostenibilità ecologica e dell’incontro di culture, pensati da 33 giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Bari e Guangzhou Fine Arts Academy per uno spazio pubblico della città gemellata.

Il comitato scientifico barese (Prof. Pasquale Guaragnella, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Bari; Prof. Giancarlo Chielli - Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bari; Prof.ssa Antonella Marino - Accademia di Belle Arti di Bari; Prof.ssa Maria Vinella - Accademia di Belle Arti di Bari; Dr.ssa Grazia Di Bari - Consigliere Regione Puglia; Dr. Gianpaolo Camaggio - Managing Director SinoGlobal Investments Advisory) ha  scelto il progetto di Yuan Zeqiang per i frangiflutti del lungomare sud di Bari “perché è un intervento semplice ma di grande effetto, che influisce sul paesaggio, mutandone la percezione. Rivestite di specchi, le pietre cubiche formano una cintura di luce naturale, che fonde in un unico insieme la strada, il mare e il cielo”.

A sua volta il comitato scientifico di Guangzhou (Prof. Fan Bo - Dean of Guangzhou Academy of Fine Arts; Prof. Xie Xuan - Director of Research Office of Guangzhou Academy of Fine Arts; Prof. Guo Zuchang - Dean of Painting and Art Academy of Guangzhou Academy of Fine Arts; Prof. Zhao Jun - Visiting Professor of Guangzhou Academy of Fine Arts ; Prof. Liu Ke - Director of the Oil Painting Department of Guangzhou Academy of Fine Arts ; Dr. Zhao Xiaowei - Liaison Officer of the Collaborative Project between Bari Academy of Fine Arts and Guangzhou Academy of Fine Arts) ha segnalato la proposta di Alessandra Antezza Rivelli per il parco di Shiaman Island, che si basa sulla proprietà della “tensegrità”, “perchè esprime con eleganza plastica una ricerca difficile di stabilità e equilibrio”.

I due vincitori riceveranno in premio una residenza artistica nel Comune gemellato e produzione dell’opera da collocare in permanenza nelle due città.

 

Schede progetti

 

Yuan Seqiang

In questo progetto l’attenzione dell’autore si è concentrata su un particolare elemento del paesaggio barese, visibile sul litorale del lungomare sud: i frangiflutti in pietra. Sono elementi accatastati che formano una spessa barriera per proteggere la costa, bloccando le onde e evitando che si estendano sul ciglio della strada. Ad attrarre Yuan Seqiang è anche la loro particolare conformazione cubica, il carattere geometrico modulare che si presta a molteplici combinazioni, capaci di trascendere la funzione originaria attraverso l’immaginazione. La proposta è di avvolgere queste pietre con lastre di vetro a specchio, che conferiscono alle superfici originarie un potere riflettente. E’ un intervento minimale ma poetico, che influisce sul paesaggio, mutandone la percezione. In questo modo, infatti, le pietre formano una cintura di luce naturale sotto la luce del sole, mentre la strada, il mare e il cielo si fondono in un unico insieme.

 

Alessandra Antezza Rivelli

La proposta per un'installazione in un parco di Shiaman Island si basa sulla proprietà della “tensegrità”. Il termine racchiude il significato delle due parole tensione e integrità. Ciò si manifesta in strutture che utilizzano elementi elastici sottoposti a tensione, ed elementi rigidi sottoposti a compressione. Se una forza agisce su di essa, l'intera struttura risponde deformandosi ma conservando la sua integrità, il che rende l'insieme un sistema auto-stabilizzante. La visione nel risultato complessivo permette ai singoli elementi di apparire come bloccati nella sospensione totale, tesi tra un filo e l'altro, quasi invisibili, con una leggera oscillazione dell'insieme di cui temiamo l'instabilità, ma in realtà è proprio ciò che conferisce al complesso il completo equilibrio. Il legame tra modulo e filo è lo stesso che avviene nei corpi, un legame che si manifesta inscindibilmente dalle forze fisiche che sembrano quasi regolare il mondo naturale e permettere la vita. La creazione di questa struttura mira a confrontare la possibilità di ragionare con la materialità dei corpi e con i poteri universali che mettono ogni essere vivente su un piano di parità.