Ultimi Avvisi
Hub Docenti
PARTE GENERALE
La crisi in Europa di fine '800. Le avanguardie artistiche della prima metà del '900 Il corso mira a fornire le conoscenze di base e strumenti metodologici di approccio alla Storia dell'arte contemporanea, attraverso l'approfondimento di alcune tra le maggiori esperienze artistiche del periodo preso in esame.
Argomenti:
Post-impressionismo
Simbolismo e Art Nouveau
Espressionismo
Cubismo
Futurismo,
Astrattismo
Metafisica
Dada
Surrealismo
Avanguardie russe
L’arte in Italia tra le due guerre
CORSO MONOGRAFICO
Il sistema dell’arte in Italia
Le lezioni sulla parte istituzionale saranno introdotte da una parte metodologica che analizza i soggetti che compongono il sistema dell'arte (gallerie, collezionisti, artisti, musei, fiere, riviste…), con riferimento specifico al contesto italiano.
.
TESTI BASE
Gillo Dorfles, Angela Vettese, Arti Visive - Il Novecento, Atlas ed. Bergamo 2000, tomo 3A, pp.8-276 (controllare le pagine in base agli argomenti sulla propria edizione).
Gillo Dorfles, Angela Vettese, op. cit., tomo 3B, pp. 5-15;114-128; 130-141;168-180 ( del testo sono fornite fotocopie)
Fotocopie fornite dal docente
Letture consigliate:
Mario De Micheli, Le avanguardie artistiche del Novecento, Feltrinelli, Milano 1964, pp.1-261
Angela Vettese, Artisti si diventa, Carocci editore, Roma 1998
W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino 1966
N.B. E’ necessario approfondire almeno un’artista a scelta per argomento e la lettura dei manifesti delle Avanguardie storiche.
Si raccomanda la consultazione costante di manuali di altre discipline (Storia, Filosofia, Letteratura).
- Categoria: Antonella Marino
- Visite: 2049
Parte generale
Europa – America: dal Dopoguerra agli anni Sessanta.
Il corso mira a fornire conoscenze di base e strumenti metodologici di approccio alla Storia dell'arte contemporanea, attraverso l'approfondimento delle principali esperienze artistiche del periodo preso in esame.
Argomenti:
Informale ed Espressionismo astratto
New Dada
Pop Art
Arte cinetica e programmata
Nouveau Realisme
Minimalismo
Arte povera
Land Art
Corso monografico
Emergenze del dibattito artistico contemporaneo: tra natura, nuove tecnologie, città, musei e arte al femminile…
TESTI BASE:
G. Dorfles, A. Vettese, Arti Visive, Il Novecento, tomo 3°, Atlas ed. Bergamo 2004 pp. 317- 411; 416-430 (tomo A) pp.206-218 (tomo B)
A. Vettese, Capire l’arte contemporanea, U. Allemandi ed. Torino 1966, pp. 7-155.
A.Marino – M. Vinella (a cura di), Keywords, decalogo per una formazione all’arte contemporanea, Franco Angeli ed. Milano 2016
Fotocopie fornite dal docente
TESTI CONSIGLIATI
R.Pasini, L’informale in Europa, Clueb, Bologna 1995
A. Boatto, Pop Art, Laterza, Bari 1983
F.Poli, Minimalismo, Pop e Arte concettuale, Laterza, Bari 1995
L.Vergine, Dall’Informale alla Body Art, Einaudi, Torino 1976
G.Celant, Arte povera, Mazzotta, Milano 1968
AA.VV. Ricerche visuali (dopo il ’45), Unicopli, Milano 1978
G.C.Argan, Salvezza e caduta dell’arte moderna, Il Saggiatore, Milano 1966
H.Foster, R.Krauss, D.Joselit. B.H.Buchloh, Y.A. Bois, Arte dal 1900.Modernismo, Antimodernismo, Postmodernismo, Zanichelli, Bologna 2006
N.B.
Per l'esame è necessario l'approfondimento di almeno un autore per l'argomento, a scelta. Si raccomanda inoltre la consultazione costante di manuali di altre discipline (Storia e filosofia in particolare)
- Categoria: Antonella Marino
- Visite: 3479
Il fine ultimo del nostro insegnamento è anche la tela dipinta, ma non solo.
Lo svolgimento del programma intende fornire agli allievi, nel rispetto delle loro scelte espressive l’appropriazione di un metodo critico del fare arte attraverso momenti di analisi sulla ragione della forma e del colore, sperimentando l’ampio spettro di tecniche che fanno dell’arte un mondo così vario e variopinto.
Per realizzare questa finalità si pensa di articolare il corso in un percorso formativo che prevede, l’inserimento di alcune tecniche tradizionali legate ai mezzi applicativi aquisiti, per giugere ad un rinnovamento della didattica con l’inserimento di materie legate alle nuove tcnologie. Il tutto per realizzare nello studente una maggiore pratica e capacità di rispondere alle necessità artistiche ed estetiche della nuova committenza.
Si approderà così ad una ricerca teorica e pratica sulle possibili applicazioni delle forme d’arte, precedentemente analizzate, in un progetto di design artigianale.
Testi consigliati
- E.H. Gombrich, Il senso dell’ordine, Ed. EINAUDI
- Aldo Spoldi, Lezioni di educazione estetica, Ed. SKIRA
- Gillo Dorfles, Artificio e natura, Ed. SKIRA
- Riviste di settore, Tema Celeste, Arte Contemporanea, Flash Art
- Categoria: Paolo Lunanova
- Visite: 923
Triennio
La finalità formativa del corso annuale in Tecniche e Tecnologie della Decorazione, vuole recepire le trasformazioni che caratterizzano le pratiche artistiche italiane e internazionali contemporanee facendo particolare attenzione al modo di produrre, acquisendo una nuova attitudine all’applicazione progettuale, interagendo con i diversi ambiti della vita produttiva e sociale.
Il corso intende proporre una ricerca teorica e pratica sulle possibili applicazioni delle forme d’arte, associando al “saper fare” tradizionale, la tecnologia più avanzata; al folklore quotidiano, l’immagine elettronica alla libera espressione, la metodologia progettuale.
Si propone quindi di formare ed educare alla pluralità delle tecniche artistiche attraverso lo studio e l’applicazione delle tecniche tradizionali e sperimentali: dall’olio all’acquerello, dall’affresco all’encausto, dallo smalto alle resine sintetiche.
Le attività collaterali alla didattica - mostre, visite guidate, seminari di approfondimento - saranno proposte agli studenti conformemente alle tematiche affrontate.
Testi consigliati
- J. Itten, Arte del colore, Ed. IL SAGGIATORE
- H.M. Wingler, Il Bauhaus, Ed. FELTRINELLI
- E.H. Gombrich, Il senso dell’ordine, Ed. EINAUDI
- E.H. Gonibrich, J. Hochberg, M. Blach, Arte, percezione, realtà, P.B. Ed. EINAUDI
- G. Dorfles, Artificio e natura, Ed. SKIRA
- Riviste di settore, Tema celeste, Arte contemporanea, Arte e critica
- Categoria: Paolo Lunanova
- Visite: 1657
Costruire il modello di scena è una fase imprescindibile del lavoro dello scenografo. Il modello si costruisce in scala adeguata dal progetto ed è esaminato da tutte le maestranze del palcoscenico che possono così studiarlo avendo cosi a disposizione un modello tridimensionale.
Verificare tutti ì punti deboli del progetto avendo a disposizione un modello può portare a cambiare un progetto che diventa così funzionale per il lavoro degli attori, dello scenotecnico e di tutti gli altri operatori.
Si può costruire il modello in balsa o in cartoncino avendo cura di farlo in scala adeguata e di ritagliare le varie parti della scena e fissarle nel plastico al punto desiderato, e fare con la creta oggetti per fornire i maggiori dettagli possibili.
Il modello, illuminato adeguatamente con luci colorate, può suggerire l’atmosfera drammatica del testo che si vuole rappresentare.
Il corso di "modellistica per la scena" individuerà tutte le fasi di costruzione del modello e delle scene che in esso saranno rappresentate, individuando materiali ed attrezzi da utilizzare per una buona esecuzione, partendo da un progetto.
Articolazione del corso
- Gli attrezzi e gli strumenti del modellista
- I materiali
- Analisi dei progetti per il teatro, il cinema e la televisione
- Costruzione dei modelli
Fase operativa
Analisi di opere pittoriche di artisti del ‘900 da cui ricavare gli elementi per costruzione del modello per il cinema o per il teatro o per la televisione.
Elaborati richiesti
- Schizzi e studi di massima
- Piante prospetti e sezioni in scala adeguata
- Modelli in scala 1:25 o in altra scala
Bibliografia
- Albert Jackson & David Day. Il manuale del modellista. Idea libri.
- A cura di Michele Mirabella. Fare Teatro, Gremese Editore.
- Categoria: Antonio Illuzzi
- Visite: 1345
Il Corso di Stile e Arredo per la Scena si prefigge uno studio dell'arredamento e elementi di stile architettonico, partendo dal '400 sino al '900, con un breve excursus che va dall'antica Grecia sino a Roma e al Medioevo.
Il suddetto studio si svilupperà in due fasi: la prima eminentemente teorica, la seconda pratica, attraverso disegni a semplice linea e a colori e attraverso una parte progettuale.
Il Corso intende fornire agli studenti gli strumenti per affrontare con conoscenze specifiche e storicizzate i testi da mettere in scena sia da un punto di vista teatrale che televisivo e cinematografico.
Agli studenti verrà chiesto di sviluppare gli stili e gli arredi del Testo affrontato in chiave realistica, ovvero operando una loro libera interpretazione sempre conservando una coerenza stilistica ed estetica.
Articolazione del corso
- L'eredità storica della Grecia, di Roma e del Medioevo
- Dal '400 al '900: gli elementi dell'arredo; mobili, fodere e suppellettili
- Ricerca monografica sullo stile e l'arredo del periodo Greco e Romano, finalizzata allo studio del Macbeth di Ionesco
Fase operativa
- Analisi crittografica degli arredi
- Progetto di un arredamento compreso tra il '400 e il '900
- Progetto di un mobile, fodera e suppellettile
Elaborati richiesti
- Schizzi e studi di massima
- Piante, prospetti e sezioni in scala adeguata
- n. 10 tavole a colori di mobili, fodere e/o suppellettili
Bibliografia
- G.Marangoni, Storia dell'arredamento
- Hauser, Storia sociale dell'arte, Einaudi, Torino
- Mario Praz, La filosofia dell'arredamento, Longanesi
- Renato De Fusco, Storia dell'arredamento, UTET
Bibliografia teatrale generale
- AA.VV., Antico Teatro e Nuova Tecnica, Teatro Municipale di Reggio Emilia, I.B.C.N. della Regione Emilia e Romagna, Organizzazione internazionale della Scenotecnica Teatrale (Atti del Convegno), Reggio Emilia, 1982
- AA.VV., Teatro, voll. 8, De Agostini, Novara
- Maria Luisa Angiolillo, L'allestimento scenico, Frama Sud, Chiaravalle Centrale
- Antonio Attisani (a cura di), Enciclopedia del Teatro del ‘900, Feltrinelli, Milano
- Guido Ballo, La scenografia, in L'arte Moderna, vol. 41°, Fratelli Fabbri Ed., Milano
- Gianfranco Bettettini (a cura di), Forme scenografiche della televisione, Franco Angeli Editore, Milano
- Gabriele Baldini, Manualetto shakespeariano, Einaudi, 1964
- Andrei Cecil Bradley, La tragedia di Shakespeare, Il Saggiatore, 1964
- Oscar G.Brockett, Storia del Teatro, Marsilio Editori, Venezia
- Jacques Burdick, Il Teatro, Mondadori Editore, Milano
- Erminia Cardamone, Matteo De Filippis, Strutture Teatrali dell''800 in Puglia, Dedalo, Bari, 1987
- Fabrizio Carini Motta, Trattato sopra la struttura dei teatri e scene, Il Polifino, Milano, 1972
- Sebastiano Cimmarusti, Scenografia, ovvero del fare scenografico, in Quaderno di Scenografia 1, Accademia BB.AA. Bari
- Fabrizio Cruciani, La spazio del teatro, Laterza, Bari, 1975
- Silvio d'Amico, Storia del Teatro, Garzanti Editore, Milano
- Matteo De Filippis, Antonio Illuzzi, La restituzione scenica, fotocopie
- L. De Simone, P. De Simone, Spazio Prospettico, Roma, 1979
- Vincenzo Del Prato, Manuale di scenografia, Nuova Italia Scientifica, Roma
- Maurizio Fagiolo, La Scenografia, Sansoni, Firenze, 1973
- Clara Fiorillo, Skenographia, Liguori, Napoli, 2001
- Dario Fo, Manuale minimo dell'attore, Einaudi, Torino
- R. Griffiths Trevor, Stagecraft, Publishing L. London, 1982
- Pietro Lenzini, Lo spazio figurativo, Press Foyer, Bologna, 1989
- Renato Lori, Il lavoro dello scenografo, Gremese, Roma, 2000
- Emanuele Luzzati, Tonino Conte, Facciamo insieme Teatro, Einaudi, Torino
- Francesco Mancini, M.T.Muraro, E.Povoledo, Illusione e Pratica Teatrale, Vicenza, 1975
- Franco Mancini, L'evoluzione dello spazio scenico, Ed.Dedalo, Bari
- Franco Mancini, L'llusione alternativa, Einaudi Editore, Torino
- Ferruccio Marotti, Lo spazio scenico, Bulzoni, Roma, 1974
- Bruno Mello, Trattato di Scenotecnica, Gorlich, Milano, 1973
- Massimo Milla, Breve storia della musica, Einaudi Editore
- Gerald Millerson, Manuale di scenografia e scenotecnica per la TV, Gremese Editore, Roma
- Michele Mirabella (a cura di), Fare teatro, Gremese, Roma
- Cesare Molinari, Teatro, Mondadori Editore, Milano
- Cesare Molinari / Valeria Ottolenghi, Leggere il teatro, Vallecchi, Firenze
- Allardyce Nicoll, Lo spazio scenico, Bulzoni, Roma, 1971
- Lucia Nigri, Cinzia Carbone, Cappellini e Licheri, Edizione Kappa, Roma
- Erwin Panofsky, La prospettiva come forma simbolica ed altri scritti, Feltrinelli, Milano, 1993
- Antonio Pinelli, I teatri, Sansoni, Firenze
- Giorgio Ricchelli, La rappresentazione prospettica e il progetto scenografico, Laboratorio di Progettazione dell'Istituto di Disegno, facoltà di Architettura di Venezia, Cluva - Città Studi, Venezia, 1998
- Nicola Sabbatini, Pratica di fabbricar scene e Macchine ne' i Teatri, Carlo Bestetti, Ed.D'Arte, Roma, 1989
- Nicola Sabbatini, Scene e Macchine teatrali, Editori Associati, Roma, 1989
- Pierre Sonrel, Traité de Scenographie, voll. I-II, Lieutier, Paris, 1943-44
- V. Valeri, Corso di disegno 2, la Nuova Italia, Milano
- Manuali vari Grafica
- Categoria: Antonio Illuzzi
- Visite: 2276
La rinascita del teatro dei burattini e delle marionette pone sempre più interesse per questo tipo di arte: lo si desume dal fatto che da intrattenimento per lo più fieristico riacquista un certo vigore estetico. Nei corso degli ultimi due secoli si nota una certa metamorfosi in questo tipo di teatro e una crescente qualità dello stesso. Se si torna indietro nel tempo, agli albori della civiltà vi erano due linee di sviluppo analogamente ad altre arti.
Una linea rappresentava il teatro profano senza troppi riguardi per nessuno, l’altra linea si identificava con le rappresentazioni di tipo religioso che si poneva fini più elevati.
Queste due tendenze si sono sempre influenzate fra loro e hanno avuto importanza e significato nelle diverse epoche.
Questo laboratorio sulle costruzioni dei burattini e delle scene, intende facilitare il compito a chi vuole intraprendere i primi passi in questa arte, suggerendone le tecniche ed i materiali da impiegare.
Obiettivo dei corso è di formare operatori de! settore partendo dallo studio e realizzazione dei burattini a guanto, marionette a stecca, sagome, burattini a bastone, a mani nude, burattini a pezzi staccati.
Articolazione del corso
- Il burattino dall'antichità ad oggi
- Il burattino nella tradizione sacra
- Il burattino dal sacro al profano
- Il burattino dal XVII sec. al XIX sec.
- Il burattino in Italia oggi
Testo adottato
- “Il gatto con gli stivali” di Peter Leureckt
Elaborati richiesti
Gli elaborati dovranno essere raccolti in cartelle 35x50 ovvero 50x70
- Studi delle scene
- Bozzetto finale della scena in scala adeguata
- Piante prospetti e sezioni in scala adeguata
- Realizzazione di due burattini a guanto
Bibliografia essenziale
- Yorick figlio di Yorick, La storia dei burattini, Arnaldo Forni Editore
- Oscar Batek, Il teatro delle marionette, Ottaviano Editore, Milano
- Maria Signorelli, li gioco del burattinaio, Nuove Edizioni Romane, Roma
- G. Zavelloni, F. Tontini, Burattini, Macro Edizioni, Cesena
- AA.VV., Burattini a Roma, Fratelli Palombo Editori, Roma
- Categoria: Antonio Illuzzi
- Visite: 1801
INTRODUZIONE
Il corso propone un approccio al processo di progettazione che va oltre il disegno sulla carta.
L’idea è quella di mostrare agli studenti le difficoltà della progettazione attraverso un processo che va dalla invenzione di un oggetto sulla carta, alla sua realizzazione con un modello in scala.
In questo modo gli studenti sono invitati a rimettere in gioco continuamente le loro percezioni e convinzioni, costruendo prototipi sempre più vicini alle loro idee e confrontandosi con i problemi concreti della costruzione. Il processo di progetto comporta un costante andirivieni tra progetto ed oggetto, passando attraverso modelli e prototipi. Essi scoprono così che un progetto coinvolge considerazioni multiple: la sua utilità o meno, il suo significato personale e sociale, l’uso di differenti materiali che debbano comunque riflettere l’idea che si viene sviluppando nel corso della ricerca. Tutti questi aspetti pongono decisioni complesse, che gradualmente alterano l’idea di partenza e portano alla “scoperta” di qualcosa di diverso e di più aderente al concetto iniziale. Il corso propone l’opportunità di pensare aldilà di oggetti definiti solo dalla loro “utilità”, stimolando connessioni concettuali col mondo delle idee, siano esse artistiche, psicologiche o estetiche, per arrivare alla costruzione di oggetti “ready-made”. La piccola scala permette che ci sia una “percezione” dell’oggetto come un tutto unico, facilitando il dialogo col disegno sulla carta.
MODALITA' D'ESAME
E' richiesta la frequenza di 2/3 delle lezioni previste. L'avvenuta partecipazione registrata su apposito foglio di giornata, sarà certificata in ultimo nel registro del docente.
Oltre alle prove ed esercitazioni che si svolgeranno durante il semestre, lo studente acquisisce il diritto all'esame con una verifica finale di confronto, all'interno della quale è consigliata dal docente l'opportuna sessione. La verifica è obbligatoria per tutti. In quella sede saranno considerate utili tutte le tavole dei lavori svolti, i progetti, i modelli, le necessarie documentazioni allegate (schizzi, fotografie, rilievi, ecc...) e la lettura di almeno 3 testi tra quelli indicati nel corso delle lezioni.
La prima sessione utile per l'esame è quella successiva alla fine del semestre di frequenza. Durante l’anno verranno svolte una o più verifiche durante le quali, oltre ad accertare l’acquisizione dei contenuti essenziali del corso, verrà fatto il punto sull’effettivo stato d’avanzamento delle ricerche avviate. Il superamento delle verifiche è condizione necessaria al sostenimento dell’esame finale nel corso del quale lo studente presenterà e discuterà i risultati di un proprio lavoro di ricerca. Modalità d’esame: Lo studente è tenuto a sostenere un colloquio attraverso il quale si verifica la conoscenza degli argomenti trattati durante la didattica svolta e l’autonomo approfondimento acquisito utilizzando la bibliografia via via indicata; inoltre, lo studente presenta gli elaborati che caratterizzano la scelta progettuale e relaziona su di un argomento specifico concordato con il docente.
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA
Ernst H. Gombrich: “La storia dell’arte raccontata da E.H.Gombrich”- Ed. Einaudi;
George Kubler: “La forma del Tempo”- Edizioni Einaudi;
Henry Focillon: “Vita delle Forme” - Edizioni Einaudi;
Bruno Munari: “Da cosa nasce cosa”- Ed. Economica Laterza;
Bruno Munari: “Arte come mestiere”- Ed. Universale Laterza;
Bruno Munari: “Artista e designer” – Ed.Economica Laterza;
- Categoria: Carlo Ferraro
- Visite: 9487
- Categoria: Carmela Patrizia D’Orazio
- Visite: 50868
- Categoria: Carmela Patrizia D’Orazio
- Visite: 45508
- Categoria: Carmela Patrizia D’Orazio
- Visite: 6557
- Categoria: Carmela Patrizia D’Orazio
- Visite: 46608
Elemento fondamentale per chi si appresta ad apprendere la Tecnica dell’ Incisione è l’acquisizione di un metodo di lavoro rigoroso quale principio universale comune alle discipline artistiche. Partendo dalla conoscenza storica dell’arte incisoria, ci si addentrerà verso una manualità atta a sperimentare materiali e strumenti tecnici specifici.
Il “laboratorio” diviene fucina di idee e progetti creativi che prendono lentamente forma attraverso i processi “alchemici” della materia incisa, nonché della sua restituzione sulla carta.
Processi di apprendimento, tecniche e fasi di lavoro
- Esercitazioni sul segno e sua organizzazione; analisi espressiva e contenutistica di disegni e opere incise.
- Indagine sulle differenti tipologie del segno attraverso la lettura di opere di artisti incisori del passato e contemporanei.
- Ideazione e progettazione di bozzetti per la realizzazione di un’opera incisa secondo tecniche dirette (puntasecca, bulino e manieranera) e indirette ( acquaforte, acquatinta, ceramolle, ecc.)
- Conoscenza di strumenti di lavoro e loro utilizzo specifico sulle matrici di stampa (punte, rotelle, brunitoi, berceau, vernici, cere, inchiostri).
- Tecniche di preparazione delle lastre (zinco, rame, plexiglass, linoleum, cartone). Squadratura, levigatura, biseccatura. Le vernici fluide e le cere antiacido.
- Preparazione dell’acido e tempi di morsura (acido nitrico, per cloruro di ferro e mordente olandese). La morsura piana e a copertura.
- Tecniche dirette: la puntasecca, bulino e manieranera. Inchiostrazione e stampa; caratteri grafici.
- Tecniche indirette: l’acquaforte. Preparazione e incisione delle lastre, morsura, inchiostrazione e stampa.
- Ceramolle: le cere; stesura e protezione della lastra, morsura, stampa e caratteri grafici.
- Acquatinta: metodo della resina (pece greca); fissaggio della resina (bitume giudaico); Metodo a spruzzo, metodo al sale; maniera a zucchero o a penna. Incisione e tecniche sperimentali.
- Stampa bianca e a secco; monotipia, acquaforte in rilievo, calcografia, incisione fotomeccanica, carborundum, acquatinta a copertura con pastello antiacido. Caratteri grafici.
- Le carte i cartoncini per la stampa calcografica. La bagnatura della carta.
- I Fondini e loro impiego; la collatura dei fondini.
- Gli inchiostri e l’inchiostrazione; la pulitura.
- Il torchio da stampa; il feltro, il tendifeltro e le flanelle.
- Stampa a colori.
- Inchiostrazione a poupée; inchiostrazione mista.
- La stampa; prove di stampa.
- Tiratura e numerazione.
- Categoria: Carmela Patrizia D’Orazio
- Visite: 1333
Tecniche dell'incisione (Biennio)
I contenuti didattici inerenti il Corso di Tecniche dell’Incisione per il Biennio Specialistico, comprendono la somma degli aspetti teorici, dei procedimenti tecnici e metodologici della materia incisa, secondo le tecniche calcografiche, xilografiche, litografiche, serigrafiche e sperimentali.
L’ambito laboratoriale sperimenta la prassi del disegno, la progettazione artistico-grafica e l’elaborazione artistica di un tema libero concordato con il Docente, sviluppato secondo strumenti metodologici propri dell’Iconografia e dell’Iconologia, nonché secondo i linguaggi espressivi del fare artistico. Il corso prevede inoltre, l’approfondimento dei contenuti della stampa d’arte, l’analisi e la conoscenza dei mezzi, degli strumenti e dei materiali, in rapporto alla produzione artistica seriale ed industriale, secondo linguaggi incisori storici, tradizionali, contemporanei e sperimentali.
Affronta altresì, l’analisi dell’evento della stampa nei differenti procedimenti tecnici ad incavo, a rilievo e in piano, nonché i processi a tecnica mista come la fotoincisione, la fotolitografia e la gipsografia.
Il corso guarda con particolare attenzione alla sperimentazione ed alla ricerca avvalendosi dell’uso di metalli diversi, secondo la Grafiscultura, ricercando la plasticità della forma, seppur nella restituzione bidimensionale della carta.
Il programma laboratoriale si alternerà a momenti teorici relativi, alla Storia dell’Incisione e alle monografie di artisti incisori di maggiore rilievo, per un’analisi comparativa del segno e della sua rappresentazione.
- Categoria: Carmela Patrizia D’Orazio
- Visite: 1317
Tecniche dell'Incisione (Triennio)
Il corso prevede un assiduo e approfondito esercizio delle tecniche incisorie nelle differenti soluzioni tecnico-artistiche, attraverso l’analisi degli aspetti storici, iconografici, tecnico-pratici e sperimentali, al fine di fornire ai discenti mezzi e strumenti esperenziali utili alla crescita ed alla formazione delle singole individualità creative.
Partendo dall’analisi del segno inciso, si affronteranno le conoscenze della Puntasecca, dell’ Acquaforte, della Ceramolle e della Manieranera.
Ci si soffermerà sull’incisione indiretta addentrandosi sulla maniera a zucchero, sulla maniera al sale, quindi su quella a penna e su quella pittorica. L’analisi e la lettura delle opere di artisti incisori ed il costante esercizio della pratica, saranno da stimolo al personale percorso di ricerca per l’acquisizione di capacità critiche-operative, creando momenti di scambio e di interdisciplinarità, nonché instaurando rapporti con l’esterno al fine di relazionarsi con la realtà artistico-culturale del territorio.
Bibliografia
- Paolo Bellini “Storia dell’incisione moderna” Minerva Italica
- Bianchi Barriviera “ L’incisione e la stampa originale” Neri Pozza
- R. Buscaglia “ Incisione calcografica e stampa originale d’arte” Quattroventi
- A. Battistone “ Tecniche dell’incisione” Vicenza 1973, ristampa 1983
- E. Salamon “ La collezione di stampa, da Durer a Ricasso
- G. Strazza “Il gesto e il segno. Tecnica dell’incisione” Scheiller
- S. Massari e F. Neri “ Da Maso Finiguerra a Ricasso” La nuova italica scientifica
- Benjamin “ L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” Nuovo politecnico
- U. Eco “Trattato di semiotica” Bompiani
- E. Panofsky “Il significato delle arti visive, studi di iconologia” Nuovo politecnico
- “Hayter e l’atelier 17” Electa
- Antony De Witt “ L’incisione italiana” Reprint delle edizioni Hoepli
- Cesare Ripa “Iconologia” Tea Arte
- M. A. Holly “Iconografia a iconologia” Jaca Book
- E. Panofsky “ La vita e le opere di Durer” Ed. Feltrinelli
- L. Vitali “ L’opera grafica di Giorgio Moranti
- Categoria: Carmela Patrizia D’Orazio
- Visite: 1083
I contenuti Artistici e Tecnico scientifici del corso riguardano lo studio dei linguaggi visivi e percettivi, l’analisi dei processi creativi e grafico espressivi nell’accezione analogica metaforica, antropologica e simbolica delle molteplici forme della comunicazione, nell’interazione fra segno e messaggio.
Il programma prevede ambiti di ricerca relativi alla lettura storica e contemporanea dei linguaggi visivi, nonché lo studio del segno nella complessità tonale e semantica, la prassi progettuale e logico formale del disegno, fino ai processi artistico-culturali della divulgazione e fruizione dell’immagine.
La prassi laboratoriale si avvale della conoscenza metodologica di strumenti, mezzi, supporti e materiali tipici della stampa, dall’acquisizione della manualità delle tecniche calcografiche alla stampa manuale, dalla copia unica alla produzione seriale, fino alla sperimentazione delle più innovative pratiche tecnologiche (e multimediali) della contemporaneità, compresi gli aspetti seriali, tecnico-industriali, editoriali, nonchè multimediali e di ricerca propri del processo divulgativo dell’immagine in ambito visivo.
- Categoria: Carmela Patrizia D’Orazio
- Visite: 932
Introduzione all’uso del computer su piattaforma WINDOWS XP ( sistema operativo ), all’illustrazione editoriale e alla computer grafica tramite lo studio del programma ADOBE PHOTOSHOP (grafica 2D e foto-elaborazione) e similari.
Argomenti trattati:
Creazione ed editazione delle cartelle - Caricamento e salvataggio dei files / Personalizzazione del desktop / Installazione hard-software ed impostazione del Bios / Sguardi sul panorama illustrativo internazionale / Generi dell’ illustrazione e del manifesto / Acquisizione con lo scanner e correzione cromatica / Selezione e scontorno immagini / Sfumature e dissolvenze / Collage digitale ( cut & paste ) / Il delucido: la linea di contorno e gli strumenti del disegno digitale / Lettering creativo / Texture, pattern e retinatura / Metodi di fusione tra i livelli / Effetti di livello / Meccanismi della creatività e figure retoriche del linguaggio visivo / Filtri artistici e geometrici / Nozioni di stampa Ink-Jet e masterizzazione.
Elaborato finale d'esame
“autoritratto fantastico”
L'ammissione all' esame, valutato 6 crediti al suo superamento, e' subordinata ad almeno 12 presenze/lezione, ognuna di 4 ore consecutive tra teoria ed esercitazioni, più un minimo di 4 revisioni sul lavoro concordato, che verrà presentato in tale sede, in uno dei seguenti formati di stampa, oltre a copia dei files su CD:
- una tela, montata su telaio, 60x80 cm. ( formato minimo )
- quattro stampe 30x40 cm. su carta fotografica
- otto tavole 20x30 cm. su carta fotografica
Le spese di stampa, da effettuare esternamente alla scuola, sono a carico dello studente. Da prevedere all’esame un’ulteriore prova estemporanea, su tema assegnato al momento, e/o la compilazione di un test a risposta multipla, ai fini della media del voto. Il lavoro sarà trattenuto e restituito all’allievo l’anno successivo.
- Categoria: Guido Corazziari
- Visite: 2196
Studio e approfondimento teorico/laboratoriale in computer grafica, su piattaforma WINDOWS XP ( sistema operativo ), del programma di modellazione 3D della figura umana ”DAZ”, associato all’utilizzo dei programmi PHOTOSHOP, ILLUSTRATOR e ACDSEE trattati nel triennio.
Argomenti delle lezioni:
Sguardi sul panorama grafico internazionale / Creazione della scena 3D / Inserimento solidi primitivi / Inserimento camera e luci / Strumenti di translazione e rotazione degli oggetti / Movimenti di camera / Alterazioni morfologiche degli oggetti e degli umani / Colorazione / Applicazione e modifiche textures / Composizioni multiple / Rendering / Esportazione in programma di fotoritocco / Tecniche di selezione e sfumatura / Collage digitale ( cut & paste ) / Interazioni tra disegno bitmap e vettoriale / Layers e stili di livello / Lettering creativo 3D / Il delucido: la linea di contorno e gli strumenti del disegno digitale / L’uso dei filtri artistici / etc…
Elaborato finale d'esame sul tema:
“Tra Arte e Scienza”
L'ammissione all' esame è subordinata ad almeno 12 firme di presenza/lezione, ognuna di 2 ore consecutive di teoria, escluse le esercitazioni, oltrechè ad un minimo di 4 firme di revisione sul lavoro in divenire, che verrà presentato in tale sede ( oltre che in formato digitale ) in una delle seguenti modalità e formato:
- una tela stampata ed intelaiata ( misure minime cm. 60 x 80) oppure
- due tele stampate ed intelaiate ( misure cm. 40 x 60 cad. )
Le spese di stampa, da effettuare esternamente alla scuola, sono a carico dello studente. Da prevedere il giorno dell’esame una ulteriore prova/verifica ai fini della media del voto: interrogazione e prova al computer o test scritto. Il lavoro sarà trattenuto e restituito all’allievo l’anno successivo.
- Categoria: Guido Corazziari
- Visite: 1706
Pagina 9 di 14