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Il corso di Fenomenologia delle arti contemporanee si propone di fornire una panoramica, il più possibile completa, delle esperienze artistiche che negli ultimi decenni, a partire dagli anni Sessanta, si sono sviluppate nelle città, intese non solo come mero spazio allestitivo, ma anche motivo di riflessione e opportunità di condivisione.                 
Il corso sarà strutturato come una panoramica storica dell'arte nello spazio urbano dal 1968 circa fino agli ultimi eventi, e in una analisi dettagliata dei diversi linguaggi impiegati dagli artisti. Altro fulcro del corso sarà la contestualizzazione dello scenario italiano in raffronto al più ampio e variegato ambito internazionale, tanto europeo quanto americano.

Le opere di arte pubblica sono di diversa natura: da quelle scultoree e installative, per allestimenti temporanei o permanenti; a quelle di carattere effimero, come azioni e performance; alle pratiche di partecipazione tra artisti e residenti.

Esperienza diretta:

Considerato che l'esperienza delle arti visive è sempre più efficace quando è a contatto diretto con la materia di studio, accanto e oltre le lezioni in classe saranno proposte visite a opere di arte pubblica della città di Bari, presenti sia in spazi interni che esterni.

 

BIBLIOGRAFIA
A. Pioselli, L'arte nello spazio urbano, Johan & Levi 2015.

A. Zevi, Arte e spazio pubblico in Treccani.it, http://www.treccani.it/enciclopedia/arte-e-spazio-pubblico_%28XXI-Secolo%29/ .

Ulteriori approfondimenti bibliografici saranno forniti agli studenti durante il corso.

 

MODALITÀ DELL’ESAME

La prova finale consisterà in una discussione orale sui temi affrontati durante le lezioni e approfonditi sui libri indicati nella bibliografia.

Il corso di Storia dell’Arte Moderna affronta la conoscenza della cultura figurativa italiana dal XV al XIX secolo. La trattazione del corso inizia dalla rinascita delle città, al rifiorire delle scienze e delle Arti quando tra fine Trecento e la prima metà del Quattrocento il primo Umanesimo investe le vicende storiche italiane  affermando il  Rinascimento come movimento votato al superamento  dei  canoni  del classicismo. In seguito con l’emergere sulla scena artistica dell’arte della controriforma si affronteranno le questioni stilistiche e le evoluzioni iconografiche che portano all’affermazione del Manierismo, del Barocco e del Rococò, fino al Verismo Caravaggesco. Infine l’interessante vicenda artistica dei vedutisti e della pittura  di  genere, conduce alla trattazione dei temi e all’analisi  sistematica del periodo storico dell’inizio del Settecento.

In particolare il programma comprende i seguenti argomenti: il Gotico Internazionale in Italia settentrionale, centrale e meridionale; il primo Rinascimento a Firenze con l’architettura di Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti, Leon Battista Alberti, la rivoluzione dello spazio pittorico di Masaccio, Beato Angelico, e la scultura di Donatello; il Rinascimento nell'Italia settentrionale, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Firenze la città di Lorenzo il Magnifico; i grandi maestri del Rinascimento: Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Botticelli, Bramante, pittura, scultura e architettura del Cinquecento, l’arte di Maniera, il rinnovamento tra Cinquecento e Seicento nelle opere dei Carracci e di Caravaggio; l’arte del Barocco e la pratica dell’effimero; Borromini e Bernini. Dal Barocco al Rococò; la pittura di Giorgione, Correggio, Tiziano.

Durante il corso sarà richiesta la partecipazione attiva degli studenti attraverso la preparazione di lezioni frontali e la redazione di tesine di approfondimento tematico su alcuni argomenti concordati con la docente. Saranno inoltre visionati film e documentari su alcuni temi specifici. Il corso include una parte laboratoriale nella quale gli studenti approfondiranno e relazioneranno alcune letture assegnate nel corso delle lezioni. Si svolgeranno inoltre delle visite a mostre, gallerie, musei e spazi culturali in tema con gli argomenti del corso.

MODALITA’ D’ESAME

L’esame si svolgerà in forma orale e verificherà la conoscenza critica dei testi indicati. E’ richiesta la capacità d'analisi e il riconoscimento dei materiali iconografici studiati durante il corso e la presentazione di un elaborato su un argomento concordato con la docente e redatto attenendosi alle norme redazionali fornite durante il corso.

BIBLIOGRAFIA

C. Bertelli, La storia dell'arte. Dal Rinascimento all’Età della Controriforma, volume 3, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori Arte, 2010.

C. Bertelli, La storia dell'arte. Dal Barocco all’Art Nouveau, volume 4, Edizioni scolastiche Bruno Mondadori Arte, 2011.

 

Orario delle lezioni:

Le lezioni di Storia dell’Arte Moderna si terranno lunedì e martedì a settimane alterne 13.30-16.00 e ricevimento ore 16.00-17.30, Aula 10.

L’esonero si svolge LUNEDI’ 21 MAGGIO ore 13.00, sul primo volume del libro di testo.
Calendario delle lezioni:

12 e 13 marzo, 26 e 27 marzo, 9 e 10 aprile, 23 e 24 aprile, 21 e 22 maggio, 28 e 29 maggio.

DOVE E QUANDO: Aula 23 – Accademia di Belle Arti di Bari, Via Re David 189/c, ogni martedì

dalle ore 09,00 alle ore 13,30. A partire dal 13 marzo

DURATA: 60 ore – 6 crediti per Biennio specialistico

BIENNIO SPECIALISTICO: Scenografia, Scultura, Pittura, Decorazione, Grafica

TRIENNIO: per gli studenti del Triennio di tutte le Scuole, il corso sarà strutturato in forma di Workshop, con il riconoscimento di 2 crediti (50 ore)

CONTATTI: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

INTRODUZIONE

Il corso in "Tecniche applicate alla produzione teatrale" (e cinematografica), è incentrato sulle pratiche della prostetica cinematografica e teatrale: realizzazione di effetti speciali di make-up, lifecasting (riproduzione realistica di parti anatomiche), creazione di maschere e protesi in differenti materiali.

La creazione di maschere e del trucco prostetico è strettamente interrelata con il processo di lifecasting, utile a produrre una copia tridimensionale di parti del corpo, da adottare come base per scolpire le protesi. Durante il corso saranno fornite le basi teoriche e pratiche per la realizzazione di calchi anatomici (es. viso, mani, piedi, orecchie, denti) in alginato con gesso e/o gomma siliconica con bende gessate; saranno inoltre affrontati i passaggi fondamentali per la costruzione di maschere, protesi ed effetti di trucco estemporaneo (tagli, ferite, escoriazioni) in lattice e coloranti.

Durante le lezioni, i momenti teorici, rivolti all'apprendimento delle principali metodologie di lavoro e ad approfondimenti sulle tecniche dei materiali, saranno alternati a momenti di dimostrazione pratica sull'utilizzo degli strumenti e delle tecniche introdotte. Il corso proseguirà in modo laboratoriale: ogni studente sarà impegnato e guidato nella realizzazione di esemplari di trucco prostetico e di una maschera (nelle seguenti fasi: progettazione, modellazione, calco, realizzazione, decorazione, applicazione di supplellettili come crespo, posticci e parrucche) a tema vario, attinente al mondo del cinema horror e fantasy o del teatro; il modellato sarà realizzato in argilla, dalla quale si ricaverà il calco in gesso per la creazione della maschera vera e propria, realizzabile in lattice, cartapesta, stoffa e/o applicazioni polimateriche. Saranno inoltre fornite indicazioni sulle differenti possibilità di truccatura per il teatro e per il cinema, quali: trucco etnico, trucco di carattere, trucco di invecchiamento. Una rilevante parentesi sarà infine dedicata alla riproduzione di oggettistica per la scena, tramite differenti tipologie di resine.

 

FINALITA'

Il percorso didattico è finalizzato a fornire le basi teoriche e pratiche delle tecniche e dei materiali principali legati al mondo della prostetica e della realizzazione di effetti speciali di trucco per il cinema e per il teatro. Lo studente svilupperà le fondamentali competenze tecniche e creative, utili per la realizzazione di protesi, special make-up e lifecasting.

 

ORGANIZZAZIONE DEL CORSO:

La didattica è strutturata secondo le seguenti attività:

- lezioni frontali introduttive del processo di lavoro;

- lezioni teoriche di approfondimento sulle differenti tecniche costruttive e sull'uso dei materiali,

con proiezioni di immagini e video;

- dimostrazioni di lavoro sulle differenti tecniche costruttive e sull'uso dei materiali;

- discussioni di gruppo e individuali orientate alla progettazione;

- lezioni pratiche laboratoriali con applicazione di tecnologie tradizionali e sperimentali;

- realizzazione di progetti individuali e collettivi a tema o liberi;

- colloqui individuali durante le ore di lezione.

 

MODALITA' D'ESAME:

Alla fine del corso, il risultato delle competenze raggiunte sarà verificato attraverso una conversazione sugli argomenti trattati a lezione e sulla base dei volumi presenti in bibliografia. L'aspetto pratico sarà valutato sulla base dei prodotti realizzati, sulla discussione del percorso creativo e sulle capacità di applicazione delle tecniche di costruzione. Si richiederà la presentazione di un dossier che documenti il processo di elaborazione delle fasi del lavoro svolto. Gli elaborati prodotti costituiscono prova pratica d'esame, quindi ogni esercizio realizzato durante le ore di lezione va raccolto in un dossier da presentare il giorno della revisione. La frequenza alle attività didattiche è obbligatoria. La percentuale di presenze necessarie ai fini dell'assolvimento dell'obbligo non può essere inferiore all'80% della totalità delle attività formative con esclusione dello studio individuale.

 

BIBLIOGRAFIA:

- Stefano Anselmo, Il trucco: nella vita, nell’arte, nello spettacolo, Volume 2, BCM Editrice, Milano 1995 (1987);

- Donatella Mondani, Manuale di effetti speciali di trucco, BCM Editrice, Milano, 2015;

 

 

 



 

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in arrivo

Il corso, indirizzato agli studenti iscritti al terzo anno di Senografia, sarà articolato in modo da consentire agli stessi di acquisire e/o approfondire tutte le competenze e le abilità relative alla progettazione scenografica riguardo a due ambiti specifici.

MODULO 1 - SCENOGRAFIA TEATRALE, con particolare riferimento alla progettazione di scenografie per la Lirica.

MODULO 2 - SCENOGRAFIA PER IL CINEMA, progettazione di ambienti scenici per il cinema e per la fiction.

Il corso, indirizzato agli studenti iscritti al secondo anno di Senografia, sarà articolato in modo da consentire agli stessi di acquisire e/o approfondire tutte le competenze e le abilità relative alla progettazione scenografica riguardo a due ambiti specifici.

MODULO 1 - SCENOGRAFIA TEATRALE, progettazione di scenografie per il teatro di prosa.

MODULO 2 - SCENOGRAFIA PER LA TELEVISIONE, progettazione scenografica per un programma TV.

Il Corso si propone di fornire un'occasione di verifica dei concetti appresi nel primo anno di Corso di Teoria della Percezione e Psicologia della Forma , di fornire altresì gli strumenti teorici (conoscenze) e tecnici (competenze), funzionali alla gestione di problematiche ergonomiche (H.C.I .) connesse all'usabilità del prodotto industriale a forte componente tecnologica.

Dopo aver affrontato il più possibile i materiali e le tecniche canoniche nel triennio, particolari attenzioni saranno dedicate negli ultimi due anni del corso di studi alla xilografia a più legni per stampe a colori, alla sperimentazione di materiali e texture tra le più diversificate, trattando anche la collografia e la stampa a più colori da matrice unica con impiego di mascherine traforate.

Come per la calcografia, anche per le tecniche xilografiche, sono previste alcune lezioni sui cenni storici, sugli artisti e le opere xilografiche più importanti della storia della grafica, nonché sulle differenze tecnicoesecutive tra xilografia da legno di filo e legno di testa, linoleumgrafia, ecc. Anche per questa disciplina, particolare attenzione si riserverà al disegno preparatorio. Dopo un primo elaborato di prova, si porrà l'allievo nella condizione di realizzare alcuni lavori personali in bianco e nero e con la tecnica del chiaroscuro all'italiana (vedi Ugo Da Carpi).

Nel corso dell'anno accademico si affronteranno anche tematiche come il trasporto del bozzetto sulla matrice lignea, la corretta inchiostrazione di essa, la messa a registro, la stampa al torchio, alla pressa e a mano (con cucchiaio o osso di seppia). Sono anche previste sperimentazioni con matrici di materiali alternativi a quelli canonici.

Sulla base di quanto tecnicamente acquisito nel triennio, e magari facendo particolare attenzione alle tecniche calcografiche più complicate non affrontate nel corso di studi precedente, l'allievo che dovrebbe aver acquisito maggiore maturità anche riguardo ai contenuti delle sue immagini, realizzerà delle incisioni, dove senz'altro sarà evidente l'uso personalizzato delle tecniche sia canoniche che sperimentali, incisorie e di stampa.

In sintonia con l'assunto di Vasari secondo cui il disegno è padre di tutte le arti, si punta a un conoscenza approfondita delle varie tecniche calcografiche e xilografiche, facendo grande attenzione all'uso del segno. Non solo è auspicabile che l'allievo giunga a conoscere le varie tecniche incisorie ma che diventi, nel corso degli anni, sempre più abile a piegarle alla sua volontà espressiva.

Per i discenti del primo anno del triennio, sono previste alcune lezioni teoriche iniziali:

a) illustrative delle varie tecniche calcografiche;

b) di lettura di alcune tra le incisioni più importanti della storia della grafica incisa (in modo

che lo studente possa trovare riferimenti grafici di autori più vicini alla propria sensibilità);

c) di corretto uso dei materiali e degli strumenti di laboratorio;

d) di adeguata progettazione del disegno preparatorio alla realizzazione della matrice.

N.B.: in relazione al punto d, in tutte le lezioni viene costantemente verificata e migliorata la

realizzazione dei bozzetti preparatori.

Sono altresì previste lezioni dimostrative riguardanti le varie operazioni di preparazione della matrice (bisellatura, smerigliatura, ceratura, affumicatura, trasporto del disegno preparatorio sulla matrice, corretto modo di incidere, morsure e stampa).

Si ritiene che quanto sopra elencato, possa essere un ottimo supporto per il lavoro di realizzazione della cartella di grafica d'arte, con cui gli studenti affrontano una parte consistente dell'esame.

È appena il caso di specificare le tecniche.

Tecniche dirette: bulino, puntasecca, maniera nera o mezzo tinto.

Tecniche indirette: acquaforte, acquatinta, maniera a zucchero, maniera pittorica, acquatinta al sale (grosso e fino), vernice molle (non sono escluse alcune tecniche sperimentali).

 

Per i discenti del secondo e terzo anno del triennio.

Sempre partendo da disegni preparatori (magari sempre più maturi) realizzati dagli allievi e in considerazione che il panorama tecnico della calcografia è piuttosto ampio, si punta a far si che affrontino le varie tecniche che non hanno sperimentato precedentemente, imparando anche a realizzare le loro grafiche combinando più tecniche sulla stessa matrice per il monocromo o su più matrici per la realizzazione di grafiche d'arte a colori.

Nato a Bitonto nel 1957, Vito Cotugno compie gli studi artistici a Bari presso il Liceo Artistico Statale e successivamente presso l’Accademia di Belle Arti. Si occupa di disegno, pittura e grafica incisa.

Da oltre trent'anni insegna Grafica d'Arte - Tecniche dell’Incisione nelle Accademie di Belle Arti italiane (Venezia, Catanzaro, Roma, Foggia,Lecce); attualmente è titolare di cattedra presso l’Accademia di Belle Arti di Bari.

Ha partecipato a rassegne in Italia, Francia, Repubblica Slovacca, Spagna, etc, ottenendo premi di rilievo, tra cui: targa al Premio Buonarroti a Firenze; medaglia al VI Salon de Invierno di Barcellona; II Premio al Conc. Piccolo Formato - Accademia S. Rita di Torino; Gran Premio Elite - Acc. It. “Gli Etruschi” di Grosseto; Premio al “Salon d’Art Mediterranee 2004” presso la “Galerie Le Patio” a Mandelieu-Cannes (France); Premio Roma Città Santa – Acc. Int. Dei Dioscuri a Roma; etc.

 

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MOSTRE

Ha partecipato a numerose collettive dal 1978, tra cui:

1988 – Galleria Konth di Moexato (Atene),

1996 – “Omaggio a Hugo Orlando” al Centro Culturale “Il Campo” di Capomarino, Campobasso,

1997- Collettiva “Ottavia - linguaggi dell’arte per il prossimo millennio”, Portico del Pellegrino di

San Nicola, Bari, a cura di Mirella Casamassima,

2001 – “Premio Santa Croce Grafica” a Villa Pacchiani di Santa Croce sull’Arno, Pisa,

2004 – “Salon d’Art Mediterranee” presso la “Galerie Le Patio” a Mandelieu-Cannes, France,

2014 – “Il Concilio Vaticano II. Giovanni XXIII. Arte e testimonianza in Assisi” presso la “Galleria

d’Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi” a cura di M. Apa,

L. Borgognoni, G. Bulla, A. Nabot,

2015-2016 - “Semeia” (mostra itinerante) presso Salone degli Affreschi, Palazzo Ateneo Università

degli Studi di Bari / Castello Carlo V Comune di Monopoli / Museo MAAC Ceglie

Messapica in occasione della V edizione “Premio Emilio Notte” mostra di grafica

incisa a cura della prima cattedra di grafica d’arte dell’Accademia di Belle Arti di Bari,

Ha tenuto numerose mostre personali tra cui:

1987 – Palazzo Camerale del Comune di Allumiere, Roma, a cura di M. Casamassima,

1987 - Villa Albani del Comune di Civitavecchia, Roma, a cura di G. Mongelli,

1990– Sala degli Specchi del Palazzo di Città del Comune di Bitonto, Bari, a cura di V. Rivosecchi,

1993 – “Schegge Impazzite”, Galleria d’Arte “Mnemosine” di Venezia, a cura di R. Mazzetto,

1994 - Centro Artistico Culturale “G. Spinelli” di Bitonto, Bari,

1994 -Centro Culturale d’Arte “La Nuova Vernice” di Bari,

2001 – “Elisir Art Gallery” a Mola di Bari, Bari,

2004- “Galleria Modigliani” di Milano,

2004 – spazio espositivo “Artemisia” di Milano,

2009 - realizza la pala di San Martino di Tours, per l’ex Convento dei Cappuccini di Bitonto, Bari,

2011 – “Vitalità del Classicismo”, Galleria “Adsum” Terlizzi, Bari, a cura di M. Colonna,

2011 – realizza un ciclo di dipinti per la seicentesca Chiesa del S.S. Crocifisso di Bitonto, Bari,

2013 – realizza il dipinto “Gesù tra i dottori” per la Cripta della Basilica dei S.S. Medici di Bitonto, Bari,

2014 - realizza il dipinto “Farsi prossimo- San Martino di Tours” per l’Hospice A. Marena di Bitonto, Bari,

2016 – “Nel segno di Vito Cotugno” presso la galleria “StudioSotterraneo”, Roma, a cura di L.A. Cutrone,

2017 – “Vito Cotugno- Opere 2015-2017” (mostra itinerante) presso Oratorio Ex Confraternita di San Bernardino, Serole, Asti / presso la Pieve di Santa Maria in Cortemilia, Cortemilia, Cuneo /Ex Confraternita dei Battuti, Bubbio, Asti, a cura dell’Associazione Culturale “Orizzonte degli Eventi”, catalogo a cura di M. Apa

 


BIBLIOGRAFIA 


L. Bianchi Barriviera, L’incisione e la stampa originale. Tecniche antiche e moderne, Vicenza, Neri Pozza Editore, 1984;

N. Tedeschi, La Stampa degli Artisti. L’Acquaforte, Verona, Fiorini, 1971;

G. Cisari, La xilografia. Trattato teorico pratico, Milano, Hoepli, 1976;

S. Massari, F. Negri Arnoldi, Arte e scienza dell’incisione. Da Maso Fininguerra a Picasso, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1987;

F. Salamon, La Collezione di Stampe. Da Dürer a Picasso, Verona, Mondadori, 1984;

G. Milesi, Dizionario degli Incisori, Clusone (BG), Minerva Italica, 1982;

F. Baumgart, Martin Schongauer. Incisioni, Firenze, La Nuova Italia Scientifica, 1978;

L. Servolini, Ugo Da Carpi. I Chiaroscuri e le altre opere, Firenze, La Nuova Italia Scientifica, 1977;

R. Salvini, Dürer Incisioni, Firenze, La Nuova Italia Scientifica, 1964;

S. Salamon, Lucas Van Leyden. Quinto centenario della nascita 1494-1994, Torino, L’Arte Antica Silverio Salamon, 1994;

C. Limentani Virdis, F. Pellegrini, G. Piccin, Una Dinastia di Incisori: i Sadeler. 120 Stampe dei Musei Civici di Padova, Padova, Studio Editoriale Programma, 1992;

S. Salamon, Rembrandt, Torino, L’Arte Antica Silverio Salamon, 1991;

A. Zorzi, C. Brandi, Canaletto. Vedute veneziane, Milano, Oscar Mondadori, 2001;

D. Succi, Giambattista Tiepolo il segno e l’enigma, Venezia, Vianello Libri/ Foligraf, 1986;

R. Resch, Piranesi. Antichità romane- vedute di Roma, Milano, Edizioni Gabriele Mazzotta, 2000;

D. Rabreau, Piranesi. Carceri, Paris, Bibliothèque de l’Image, 2001;

P. Lecaldano, Goya. I Disastri della Guerra, Milano, Arnoldo Mondadori, 1975;

T. Sparagni, Francisco Goya. Capricci. Disastri della Guerra. Follie. Milano, Edizioni Gabriele Mazzotta, 2000;

Gustavo Dorè, La Sacra Bibbia. L’antico e il nuovo testamento con 229 tavole di Gustavo Dorè, Milano, Vallardi Industrie Grafiche, 1991;

P. Foglia, C. Gatti, L. Martini, Il lavoro inciso. Capolavori dell’arte grafica da Millet a Vedova, Milano, Skira, 2006;

Institut für Auslandsbeziehungen, catalogo mostra Silografia tedesca del XX secolo, Stoccarda, 1986;

Institut für Auslandsbeziehungen, catalogo mostra Max Klinger. 1857-1920 L’opera grafica, Stoccarda, 1979;

F. Arensi, M. Mander, Käthe Kollwitz, Milano, Silvana Editoriale, 2006;

Max Ernst, Una settimana di bontà. I sette elementi capitali, Milano, Gabriele Mazzotta Editore, 1978;

F. Pirani, B. Treffers, Nell’occhio di Escher, Milano, Edizioni Mondadori Electa, 2004;

S. Salvi, M.T. Ocana, J. Gallego, Picasso. La grande opera grafica 1904-1971. Ottanta incisioni del museo di Barcellona, Milano, Electa Edizioni, 1986;

C. Esposito, Hayter e l’Atelier 17, Milano, Electa Edizioni, 1990;

M. Cordaro, Morandi. L’opera grafica. Rispondenze e variazioni, Milano, Electa Edizioni, 1990;

M. Goldin, Giovanni Barbisan, Milano, Electa Edizioni, 1991;

F. Cataldi Villari, F. May Gatto, Vespignani. Catalogo dell’opera incisoria, Roma, Franca May Edizioni, 1982;

M. Goldin, Zigaina. Incisioni 1965-1990, Treviso, Marini Editore, 1991;

G.C.Argan, C. Bertelli, M. Cordaro, Strazza. Opere grafiche 1953-1990, Roma, Edizione della Cometa, 1991;

Institut für Auslandsbeziehungen, catalogo mostra Horst Janssen. Radierungen, Stoccarda, 1990;

E. Manzato, Acqueforti di Lino Bianchi Barriviera. Le Chiese monolitiche di Lalibelà (1939-1949), Treviso, Editrice trevigiana, 1988;

M. Ratti, G. Torre, La xilografia italiana. Dalla mostra internazionale di xilografia di Levanto a oggi 1912-2012, Milano, Silvana Editoriale, 2012;

M.E. Ciusa, L’opera xilografica di Mario Delitala. Fra identità e tradizione, Milano, Libri Scheiwiller, 1987.

 

Il programma prevede la conoscenza delle principali affinità e differenze che vi sono tra scenografia teatrale, cinematografica e televisiva.

Verranno affrontati temi come: produzione e pre-produzione televisiva, differenza tra i diversi format televisivi, le figure professionali della televisione, i sistemi di ripresa, le tipologie di telecamere, le normative di sicurezza sui luoghi per pubblici spettacoli, le applicazioni informatiche in scenografia, lo spazio virtuale.

Nel corso dell'anno lo studente viene stimolato a sviluppare un percorso artistico personale, che deve essere supportato da buone competenze per la progettazione, e dalla conoscenza di tecniche informatiche fornite durante l’insegnamento stesso, ai fini della rappresentazione della propria idea.

lo studente sviluppa un progetto completo di scenografia per il cinema , la ricerca, gli schizzi a mano libera, il bozzetto finale a mano e il render finale al computer (corredato di pianta e sezione), la scelta dei materiali della scena e le tavole esecutive in scala, la lista dell’attrezzeria e la progettazione dei costumi.

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Il programma prevede la conoscenza delle principali affinità e differenze che vi sono tra scenografia teatrale, cinematografica e televisiva. Verranno affrontati temi come: produzione e pre-produzione televisiva, differenza tra i diversi format televisivi, le figure professionali della televisione, i sistemi di ripresa, le tipologie di telecamere, le normative di sicurezza sui luoghi per pubblici spettacoli, le applicazioni informatiche in scenografia, lo spazio virtuale. Nel corso dell'anno lo studente viene stimolato a sviluppare un percorso artistico personale, che deve essere supportato da buone competenze per la progettazione, e dalla conoscenza di tecniche informatiche fornite durante l’insegnamento stesso, ai fini della rappresentazione della propria idea. lo studente sviluppa un progetto completo di scenografia per il cinema e/o televisione: la ricerca, gli schizzi a mano libera, il bozzetto finale a mano e il render finale al computer (corredato di pianta e sezione), la scelta dei materiali della scena e le tavole esecutive in scala.

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Il programma prevede la conoscenza delle principali affinità e differenze che vi sono tra scenografia teatrale, cinematografica e televisiva. Nello specifico verranno affrontati temi inerenti al teatro e la messa in scena, come: lettura del testo teatrale, ambientazione storico-temporale degli episodi, carattere psicologico dei protagonisti ecc., analisi della sequenza scenica (numero degli atti e delle scene); indagine stilistica attraverso lo studio e la riproduzione di elementi architettonici e di arredamento del periodo storico in cui si ambienta la vicenda del testo teatrale; indagine iconografica, ricerca di immagini significative funzionali alla ideazione dei bozzetti di scena; ricerca conoscitiva sullo spazio scenico individuato, con rilievo strutturale ed artistico del teatro e sviluppo grafico degli elementi acquisiti; normative di sicurezza sui luoghi per pubblici spettacoli, le applicazioni informatiche in scenografia. Nel corso dell'anno lo studente viene stimolato a sviluppare un percorso artistico personale, che deve essere supportato da buone competenze per la progettazione, e dalla conoscenza di tecniche informatiche fornite durante l’insegnamento stesso, ai fini della rappresentazione della propria idea. lo studente sviluppa un progetto completo di scenografia per il Teatro: le ricerche, gli schizzi, il bozzetto a mano libera e il render finale della scena con tecniche 3d, (corredato di pianta e sezione), la scelta dei materiali della scena e le tavole esecutive in scala.

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Lezioni: primo semestre, martedì, aula 11, dalle 9.30 alle 12.30

Ricevimento studenti: martedì, dalle 12.30 alle 13.30

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso di Storia dello spettacolo si pone come obiettivo fondamentale l'apprendimento delle nozioni di base del concetto di spettacolo e di teatro dall'antichità fino ai giorni nostri, mediante la conoscenza delle diverse dinamiche del testo e della messa in scena nei secoli e l'analisi di spazi, strutture, autori, opere e interpreti che hanno segnata la storia del teatro occidentale. Centrale è lo studio generale dell'evoluzione e diffusione delle forme drammaturgiche, dell'organizzazione dello spazio scenico e della comunicazione teatrale mediante codici, sistemi e testi.

 

a. Corso istituzionale

Percorsi teatrali storici e geografici dall'antica Grecia ai giorni nostri, con approfondimenti mirati sui principali momenti evolutivi della storia dello spettacolo.

Bibliografia

Roberto ALONGE - Franco PERRELLI, Storia del teatro e dello spettacolo, Torino, UTET Università, 2016.

 

b. Corso monografico

Trasformazioni teatrali: dal Faust di Goethe al Mefistofele di Arrigo Boito (nel centenario della morte di Boito 1918-2018 e nel centocinquantesimo anniversario della prima del Mefistofele 1868-2018).

 

Bibliografia

Arrigo BOITO, Il primo Mefistofele, a cura di Emanuele d’Angelo, Venezia, Marsilio, 2013.

Emanuele D’ANGELO, Boito riscrive il Faust. Torsioni narrative nel primo Mefistofele, «Studi comparatistici», 11-12, 2013 (ma 2016), pp. 105-122.

Per approfondire (testi consigliati)

Piero NARDI, Vita di Arrigo Boito, Milano, Mondadori, 1942.

Emanuele D’ANGELO, Arrigo Boito drammaturgo per musica. Idee, visioni, forma e battaglie, Venezia, Marsilio, 2010.