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GRAFICA D'ARTE

COMUNICAZIONE AGLI STUDENTI 1° 2° 3°

data 4 maggio 2015

IN DATA 3 giugno 2015 SARA' EFFETTUATA LA REVISIONE DEGLI ELABORATI (STAMPE) PER L'ACCESSO AGLI ESAMI PREVISTI PER IL 24 giugno e il 03 luglio 2015 ore 09,00.

 

AVVISO STUDENTI BIENNIO SPECIALISTICO GRAFICA - DECORAZIONE - PITTURA - SCULTURA

GLI ALLIEVI CHE INTENDONO FREQUENTARE IL BIENNIO DI GRAFICA D'ARTE NELLA SEDE DI BARI, LE LEZIONI AVRANNO INIZIO IL 2 MARZO 2015. (frequenza obbligatoria)

LUNEDì h. 8,30 - 16,30

MARTEDì h. 8,30 - 13, 30 (Bari 10 feb. 2015)

 

Prenotare esame e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(PER POTER SOSTENERE L'ESAME BISOGNA ESSERE IN REGOLA CON LE PRESENZE)

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Vivo d'Arte

Paolo Lunanova nasce a Molfetta nel 1948, compie i suoi studi nel 1975 all'Accademia di Belle Arti di Bari diplomandosi in pittura.

È stato professore assistente presso le Accademie di Bari, Napoli e Lecce.

Nel 1973 espone a Milano presso la galleria di Luciano Inga Pin e, in quella circostanza, stabilisce contatti con gli artisti e la città ponendo le basi per la nascita di rapporti che favoriranno al sua attività artistica.

Nel 1976 inizia la sua collaborazione con la galleria Marilena Bonomo con cui ha la sua personale a Bari.

Nel 1980 è presente in mostre nazionali e internazionali quali: Louis Hoppeneim, Nyon e le galleria Gillespie-Laage-Salomon, Parigi. Molte sono le partecipazioni a collettive italiane e straniere quali: "Perspective '80" Basilea, "Nuova Immagine" Palazzo della Triennale Milano.

Nel 1988 è presente alla prima "Biennale del Sud" a Napoli.

Nel 1993 viene invitato dalla galleria Lucio Amelio a partecipare alla mostra "Trismegisto" a Napoli.

Nel 1995 è tra i fondatori dell'Associazione Culturale "Mediterranea", un centro di produzione e promozione di iniziative culturali che lo impegnano come artista e organizzatore.

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Bio

Nato a Bari nel 1953, vive a Triggiano, si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bari in Scenografia.

Nell’ambito dell’attività professionale ha progettato e realizzato scene e costumi per svariati spettacoli teatrali principalmente in Puglia.

Ha svolto anche attività come arredatore di interni per appartamenti, negozi e discoteche. Ha inoltre progettato il palco per la visita del Papa Giovanni Paolo II.

Ha pubblicato con la Compagnia Teatrale “Profondo Sud” come ricercatore il testo: “Teatro tragico drammatico in Puglia”.

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Laureato in Architettura nel 1982 presso la Facoltà di Architettura di Pescara.
- dal giugno 1983 a luglio 1984 ha lavorato come architetto presso uno studio professionale di Architettura a Johannesburg, Sud Africa.
- dall’Anno accademico 1984/85 ha condotto attività didattica presso la Facoltà di Architettura di Pescara, come assistente nei corsi di “Disegno e Rilievo” e “Arte dei Giardini”;
- nel  1994 e 1995 è uno dei docenti incaricati per la “Suola Estiva Erasmus”, promossa dalla facoltà di Architettura di Bari, sul Tema “L’Architettura di pietra”, tenutasi ad Otranto (LE).
- Ha partecipato a numerosi concorsi di Architettura, nazionali ed internazionali. I suoi progetti sono stati esposti in diverse mostre di Architettura: (Triennale di Milano, 1981; Biennale di Venezia 1985; Lanciano 1989; Parma 1990 e 1992; Pescara 1991; Berlino 1994; Teramo 1995, Europan 4, Catania, 1996) e pubblicati sui rispettivi cataloghi.
- Dall’anno accademico  1997/98 è stato docente supplente presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce per il corso di Metodologia della Progettazione ;
- è stato professore a contratto presso il Politecnico di Bari, Facoltà di Architettura, dal 1996 al 1998, per le materie  di “Composizione Architettonica I°” e “ Progettazione Architettonica  I°” .
Dall’anno accademico 2007-08,  è docente di ruolo di prima fascia per l’insegnamento di Metodologia della Progettazione.

 


Nata a Bari, dopo aver conseguito la maturità artistica sez. architettura e contemporanearnente il compimento del V anno di Violino al Conservatorio di Musica "N. Piccinni" di Bari, nel 1990 si è diplomata in Pittura sotto la guida di Michele Depalma presso l'Accademia di Belle Arti di Bari.

Ha frequentato un corso di specializzazione in tecniche dell'incisione presso l'Intemazionale Sommerakadermie fur Bildende Kunst di Salisburgo con Yoshi Takahashi e Gerard Hofman.

Ha frequentato un corso di specializzazione tele e tavole presso l'Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli di Firenze.

Per alcuni anni ha collaborato alla sezione didattica della Pinacoteca Provinciale di Bari.

Ha insegnato presso le Accademie di Belle Arti di Lecce, Sassari e Catanzaro. Attualmente è docente di tecniche dell'incisione, xilografia, tecniche della stampa calcografica, tecniche della stampa xilografica all'Accademia di Belle Arti di Bari.

Vive e lavora a Bari.

 

 

 

Mostre personali

2006
L'immagine quotidiana a cura del Teatro Kismet Opera, Teatro Rossini, Gioia del Colle (BA).
2005
After Body a cura di Annamaria Lorusso, testi di Antonella Marino e Massimo Sgroi, Castello Svevo, Bari.
2001
Incontri con l'Artista conferenza sull'arte dell'incisione e mostra, Galleria Contrasti, Trani (BA).
1999
Rassegna Sguardi Adriatici a cura di Giusy Petruzzelli,Caffè sotto il mare, Bari.
1999
Tra Nord e Sud: le dimore del colore a cura di Giusy Petruzzelli, Istituto Italiano di Cultura "C.M.Lerici" di Stoccolma.
1995
Segno, forma e simbolo a cura di Simonetta Baroni e Flavio Orlando, Galleria Comunale Spazio Promozione Arte, Bari.
1995
Galleria Pino Pascali, Polignano a Mare a cura di Michele Depalma (BA).
1993
Stadshusets foajè, sede del Comune di Nykoping, Svezia.
1990
Palazzo della Cultura, Trani.

 

Mostre collettive

2000
- Mille in Aria arte per il nuovo millennio Galleria Perimetro Provvisorio - Monte San Vito (AN).
- Ancona Arte 2000.
- Frontiera Adriatica a cura di Giusy Petruzzelli, Spazio Cesare da Sesto, Comune di Sesto Calende (VA).
- Il primo ricordo degli artisti scritti di Giusy Petruzzelli, Rivista di Psicologia dell'arte.
2001
- Good Morning 2001, a cura di Vito Caiati Galleria Geo Arte Contemporanea - Bari.
2002
- "didee" Associazione Culturale - Siena.
- Elogio della Guerra, Teatro Abeliano - Bari.
- Sotto il Segno di Ermes ,a cura di Vito Caiati, Geo Arte Contemporanea, I giardini di Ermes, Palese (BA).
2003
- Vergine d'oliva, a cura di Vito Caiati, Pinacoteca Provinciale - Bari.
2004
- Tra Gioco e Arte, Galleria Spaziosei - Monopoli (BA).
- Pop Painting, laboratorio Giordano Bruno, Bari.
- Souvenir d'Autore, a cura di Lucia Anelli, RA Comunicazione Totale - Terlizzi (BA).
2005
- I colori del racconto, a cura di Beppe Labianca, Auditorio S. Chiara, Università degli Studi Facoltà di Lettere e Filosofia - Foggia.
- Arte e scrittura, a cura di Vito Caiati, Università degli Studi di Foggia Facoltà di Lettere e Filosofia, Galleria Geo Arte Contemporanea - Bari.
2006
- Giardino d'inverno a cura di Vito Intini, Galleria Kunst. Halle, Putignano (BA).
- Sensibilmenteeros, Palazzo del Medico - Carrara.
- Altre Visioni, Rassegna video in collaborazione con com.plot.S.Y.S tem presso l'Università di Architettura di Viterbo.
- Altre Visioni libertà, Politica Territorio, Rassegna video e conferenza, Fondazione La Biennale di Venezia, 10. Mostra Internazionale di Architettura, Padiglione Venezuela ai Giardini e Ballatoio del Bookshop all'Arsenale. Ulteriori tappe presso l'Università di Architettura Roma Tre.
- Wanted Galleria Geo Arte Contemporanea, Bari.
- Nati Vità - trenta artisti trenta per trenta a cura di Rosario Pinto e Tiziana Altomare, Galleria Open Space - Catanzaro.

 


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Giancarlo Chielli si è laureato in architettura al Politecnico di Milano con Tomas Maldonado il primo aprile 1987. Ha cominciato ad insegnare all'Accademia di Brera nel 1988, ininterrottamente fino al 2001. Dal 2002 al 2010 ha insegnato beni culturali e ambientali all'Accademia di Belle Arti di Catanzaro.

Dal 1990 al 1993 ha tenuto il corso di "laboratorio di Archeologia" presso il Politecnico di Milano (prof. G. Calza) e ha partecipato, nello stesso periodo, agli scavi in Terrasanta sotto la guida del Prof. Michele Piccirillo.

Esperto di arte contemporanea, ha realizzato innumerevoli mostre e cataloghi.

 

 

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Mostre

  • "La scuola degli artefici di Milano", Palazzo Reale di Milano (edizioni dell'Accademia)
  • "L'Arte contemporanea per l'Arte antica" Palazzo Reale di Milano (edizioni dell'Accademia)
  • Mac 1: Per un museo dell'Accademia di Catanzaro, complesso monumentale del San Giovanni (catalogo Silvana Editoriale)
  • Mac 2: Per un museo dell'Accademia di Catanzaro, il complesso monumentale del San Giovanni (parte seconda - catalogo Silvana Editoriale)
  • Giuseppe Rito: le origini del contemporaneo in Calabria complesso monumentale del San Giovanni (Abramo editore)
  • Da Fattori a Morandi: la collezione Grieco della Pinacoteca provinciale di Bari, palazzo ex pretura, Noci (Bari)
  • I Beni culturali della città di Catanzaro (Abramo editore)
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"Decorare significa qualificare figurativamente l'ambiente della vita..."                                                                                                                  G.C. Argan

 

Julia Carraro si è diplomata all'Accademia di Belle Arti, Sezione Decorazione di Macerata nell'anno 1986.

Testi di commento alla sua attività di scultrice, pittrice e designer sono apparsi su quotidiani come: Il Resto del Carlino di Macerata, Il Messaggero delle Marche, La Gazzetta di Ancona, Il Corriere Adriatico, L’Araldo di Napoli, Il Giornale di Vicenza.

Dal 1988 ha tenuto mostre personali a Pollenza, Tolentino, Cingoli, Ancona.
Nel 1998, la sua opera "Sezione di tempo" e’ stata selezionata dalla giuria del concorso nazionale per opere di scultura in travertino, indetto dalla Camera di Commercio di Ascoli Piceno.

L’opera è collocata nel cortile interno di Palazzo Bonaccorsi nella città di Ascoli.
E’ autrice di altre opere in pietra che si trovano posizionate in diversi centri: San Benedetto del Tronto, Udine, Sennori e Fordongianus in Sardegna.

Nel febbraio dell'anno 2000 un suo progetto, realizzato con la tecnica del mosaico, è stato premiato al Concorso Nazionale per Opere Artistiche per il complesso della Motorizzazione Civile di Chieti dove è attualmente collocato.

Oltre alla dimensione del macro l’autrice indaga anche la dimensione micro propria dell’oreficeria.
Le collezioni di monili in oro e argento da lei ideate e realizzate sono state più volte esposte in mostre personali e collettive.

Dal 1990 ha partecipato alle edizioni della “Desing Gallery” del Centro Promozionale Orafi durante le fiere orafe di Vicenza.
Diversi giornali e riviste hanno pubblicato i suoi gioielli: Vogue Gioiello, L’Orafo Italiano, Eclat International, Joyas y Joyeros di Madrid.

Dall'anno 2006 è titolare della 2da. cattedra di Decorazione all'Accademia di Belle Arti di Bari dove promuove diverse iniziative volte ad arricchire la formazione degli studenti.

Nel 2009 assieme allo studioso di arte orientale Arch. Manfredo Nanni organizza il seminario "Il Budda, la spada, il pennello".

Dal 2007 assieme alla Prof.ssa Leonia Fischetti, docente di Scenotecnica in pensione, dirige un gruppo di allievi nella decorazione di alcune sale dell’Ospedale Pediatrico di Bari.

Nel 2012 conclude il percorso di specializzazione in Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Carlo Bo di Urbino.

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Nata a Lecce nel 1968

La prof.ssa Annalisa Cantarini, artista e scenografa, è nata a Lecce e si è formata presso l’Accademia delle Belle Arti di Lecce. Ha conseguito diverse abilitazioni per l’insegnamento di materie nell’ambito delle discipline artistiche, già di ruolo in Educazione e immagine, disegno e storia dell'arte negli Istituti Superiori di primo e secondo Grado.

Nella libera professione, è stata protagonista e punto di riferimento per diversi anni, quale disegnatrice di architettura, ma soprattutto quale arte–terapeuta, nei Servizi Minorili di Taranto del Ministero della Giustizia, artefice in tale ambito di un nuovo modello organizzativo d’intervento, esportato a livello nazionale. Ha svolto contemporaneamente attività di ricerca scientifica e di didattica sperimentale con Enti Privati finanziati dal Ministero della Pubblica Istruzione e dal Fondo Sociale Europeo, riuscendo a coniugare in modo unico ed esemplare le esigenze della didattica sperimentale, della rieducazione e l’arte.

Si è distinta nell’attività di formazione di alto spessore presso Scuole Statali e presso Enti privati, nella fotografia artistica, grafica pubblicitaria ed editoriale.

Ha maturato esperienza in ambito televisivo e cinematografico; pittrice con lusinghieri riconoscimenti di critica e pubblico (inserita in numerosi cataloghi nazionali); fotografa con elevata e provata professionalità.

Ha collaborato con Centri di Ricerca per la pubblicazione di testi riguardanti “L’uso dei materiali applicati alla scenografia”, con Case Editrici e l’ultimo suo lavoro “ Architettura del suono nei teatri, sale cinematografiche e auditorium” della Zane Editrice è stato molto apprezzato dalla critica.

Ha insegnato presso diverse Accademie di Belle Arti Statali del territorio nazionale; attualmente Docente di Scenografia presso l’Accademia delle Belle Arti di Bari.

 

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Pubblicazioni

  • Titolo: Architettura del suono nei teatri, sale cinematografiche e auditorium
  • Autore: Annalisa Cantarini
  • Editore: Zane
  • Data di Pubblicazione: 2004
  •  

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PitturaUno Padiglione Italia alla 54° Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, 2009

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PROGRAMMA DEL CORSO DI PLASTICA ORNAMENTALE - TRIENNIO

 

2016 – 2017

 

Plastica Ornamentale – Triennio

 

Corso impartito dal prof. Antonio Cicchelli e dal prof. Carlo Simone

 

 

 

OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI

 

Il corso di Plastica Ornamentale si pone e propone un percorso didattico-formativo utile per la formazione di esperti nel settore delle arti plastico-decorative, capaci di comprendere attraverso la conoscenza, acquisizione e utilizzazione di nuovi strumenti, i metodi applicativi dei nuovi linguaggi artistico-visivi. All'artista si richiedono nuove abilità e competenze. La plastica ornamentale è la disciplina che studia i comportamenti degli oggetti nello spazio e le relazioni che intercorrono tra oggetto e luogo dell'intervento. Nel passato la plastica ornamentale ha sempre avuto un ruolo fondamentale rispetto ad uno spazio architettonico definito, il nuovo alfabeto plastico decorativo oggi non è più solo legato alle superfici architettoniche, ma rivisto nei suoi valori fruitivi. L'elemento plastico-decorativo non segue più solo gli andamenti delle superfici architettoniche ma realizza quella che è chiamata "compiutezza formale o di relazione", perché fruibile da tutti i punti di vista e interagisce in modo reciproco con l'ambiente sia naturale, sia artificiale, assumendo un ruolo fondamentale e specifico nei nuovi linguaggi espressivi, in termini di ricerca innovativa e d'avanguardia, che rendono scientifico il processo d'ideazione e produzione dell'opera.  Da tale visione si può costruire la trama entro la quale studiare e progettare i nessi operativi dell'intervento dal punto di vista del territorio, del tessuto urbano e architettonico. Il passaggio dalla visione plastica alla creazione plastica, deve avvenire attraverso l'esecuzione rigorosa di un'intenzione progettuale, che si determina con lo sviluppo graduale dell'idea, mediante l'uso della mappa concettuale e l'individuazione della funzione dell'opera in relazione al luogo. La concretizzazione, avverrà, attraverso la concezione strumentale e transitiva del disegno, mediante la traduzione, rappresentazione, configurazione, formalizzazione e realizzazione volumetrica dell'oggetto rispetto ad uno spazio definito, in un'alternanza di volumi pieni e vuoti. Quindi, la valorizzazione dello spazio artificiale o naturale deve avvenire attraverso uno studio attento della sua identità, della sua storia, cultura e tradizione, creando una forte relazione tra: oggetto plastico decorativo, luogo,composizione architettonica del già costruito e i nuovi segni dei linguaggi contemporanei. Ogni forma plastico-ornamentale studiata per interagire in uno spazio definito, deve realizzare quella che gli studiosi delle arti visive chiamano "coerenza formale" con il luogo dell'intervento, vale a dire che l'opera non ha e non deve avere nessun altra possibilità di variazione di collocazione. Mancando tali caratteristiche ci troviamo di fronte ad un'opera fine a se stessa. Gli obiettivi del corso s'inseriscono quindi nello sforzo di contribuire alla formazione di figure professionali altamente qualificate, in grado di assicurare attraverso l'orientamento, la sperimentazione, la ricerca e la produzione artistica,specifiche ed elevate competenze professionali.

 

LA LINEA DALL'ORNAMENTO AL DESIGN URBANO

 

(STRUTTURE SPAZIALI PROGETTATE IN RELAZIONE ALL'AMBIENTE ARTIFICIALE)

 



 

Ipotesi di intervento in un luogo di aggregazione pubblico in un contesto urbano, aeroporto, stazione ferroviaria, impianto sportivo, periferie, altro luogo a scelta dello studente. In relazione al luogo scelto, interno o esterno.

 



 

SCHEMA DELLE OPERAZIONI COMPONENTI LA METODOLOGIA DI PROGETTO

 

 

 

    1. Fase preliminare, impregnazione – Analisi e scomposizione del tema nei suoi componenti principali. Scomposizione strutturata secondo le direttrici che guidano la ricerca, le informazioni e i dati vengono raccolti e assorbite fino a saturazione.

    2. Ricerca sistematica nelle direttrici fissate, incubazione – Storiografiche, analico-critiche delle caratteristiche affioranti (storiche, funzionali, sociali, ambientali, altro). L'idea dallo stato embrionale, passa dopo un periodo non definito che può durare da qualche minuto a qualche mese o a qualche anno alla definizione e allo studio della forma.

    3. Fase analitico critica applicata a tutti i termini della ricerca. Fase preliminare – Questa fase appartiene già all'ambito del progetto, poiché ad ogni risultanza critica negativa o positiva emergente dalla ricerca. Approccio al tema con spontanee attraverso la mappa concettuale divergente e convergente, per lo sviluppo di forme espressive strutturate secondo le direttrici che guidano la ricerca formale, in relazione al luogo.

    4. Nascita – Quando l’idea si concretizza, generalmente si usa il termine illuminazione.

    5. Fase di progetto - E' l'operazione realizzatrice delle ipotesi sorte dall'analisi del tema e della ricerca parzialmente combinate fra loro, fino ad ottenere la soluzione ottimale.

    6. Convalida – Valutazione estetica e convalida del risultato ottenuto.

    7. Concretizzazionefase di verifica del livello di consapevolezza raggiunto. Fasedelle acquisizioni teoriche e teorico pratiche, delle abilità e delle capacità espressive sviluppate. Realizzazione del prototipo.

    8.  

 

LE FUNZIONI CHE SI POSSONO ATTRIBUIRE ALL'OPERA D'ARTE

 

La funzione dell'opera è strettamente collegata al messaggio che si vuole trasmettere tutto questo condiziona la forma, infatti a seconda del luogo d'intervento cambia la funzione. La funzione può essere:

 

  1. descrittiva – quando lo scopo del messaggio visivo è quello di descrivere un soggetto,l'immagine sarà realistica,in modo che  corrisponda il più possibile alla realtà: per esempio,un'immagine fotografica o un documento filmato,un rilievo architettonico o planimetria,la riproduzione grafica di un dipinto;possiamo riscontrare un intento descrittivo nelle opere dell'arte naturalistica e realistica;

 

  1. informativa – si riferisce ai messaggi visivi dei codici convenzionali che possono essere i libri, le insegne, i cartelli stradali, i servizi fotografici, la stampa, la televisione, computer e telefonino;

 

  1. narrativa – fin dall'antichità  i miti, le leggende e le narrazioni epiche sono state illustrate visivamente su affreschi, pitture vascolari, rilievi e sculture. La nostra civiltà dell'immagine è ricchissima di esempi di messaggi visivi concepiti a scopo narrativo: illustrazione di libri, fumetti, sequenze fotografiche, mezzo cinematografico, televisivo che consentono di realizzare narrazioni con immagini in movimento;

 

  1. interpretativa – con questa funzione si esprime l'intenzione di dare una visione personale ad un soggetto che viene reinterpretato seguendo la propria personalità e modo di vedere;

 

  1. educativa – il messaggio del segno ha la funzione educativa (es. gli egizi con i geroglifici);

 

  1. simbolica – quando il segno plastico riassume un messaggio visivo che diventa codice convenzionale (es. i simboli usato dai cristiani o nella pubblicità);

 

  1. celebrativa – l'opera esalta qualcosa o qualcuno attraverso il suo carattere, che viene amplificato nelle proporzioni e nella bellezza (es. durante l'impero romano le opere celebravano la grandezza di Roma);

 

  1. espressiva quando l'opera esprime uno stato d'animo, un sentimento o un' emozione, accentuandone alcuni particolari;

 

  1. immaginativa – l'opera è frutto della fantasia o del sogno che si traduce in immagine fantastica (es. decorazioni plastiche dei fregi e capitelli romanici e gotici);

 

  1. estetica – rispetta i canoni della bellezza, eleganza e armonia formale,nella ricerca continua di equilibri formali;

 

  1. ludica – dal termine latino ludus (gioco), opera che coinvolge il fruitore;

 

  1. funzione imitativa: un'immagine può avere lo scopo di imitare un modello copiandolo o ispirandosi rigorosamente ad esso, i Manieristi del  '500 imitavano la maniera di Michelangelo o di Raffaello, altro aspetto della funzione imitativa la troviamo in quegli artisti che sostenevano che l'Arte dovesse imitare la Natura, cioè attenersi scrupolosamente alle forme e ai suoi insegnamenti.

    FASI OPERATIVE

 

Intervento plastico decorativo dovrà  tener presente le seguenti fasi progettuali

 

  1. Individuazione del luogo;

  2. Notizie storiche

  3. Premessa – Analisi del luogo, contesto urbano e valutazione delle sue qualità topologiche , prime informazioni sul sito.

  4. Sopralluogo e rilievo fotografico dettagliato del luogo, da più punti di vista.

  5. Mappa concettuale e funzione progettuale (es. simbolica, narrativa, estetica, celebrativa, ludica ecc.) si avvia la fase progettuale attraverso l'analisi degli elementi raccolti e lo sviluppo graduale dell'idea.

  6. Avvio della progettazione tecnico grafica e dell'ipotesi di intervento, utilizzando fotocopie (visione d'insieme) del luogo.

  7. Individuare la funzione da attribuire all'opera per creare la relazione tra luogo e oggetto.

  8. Scelta dei materiali in relazione al luogo e ricerca delle loro caratteristiche.

  9. Analisi della proposta di progetto.

  10. Progetto tecnico grafico definitivo.

  11. Relazione personale sulle motivazioni della scelta.

  12. Realizzazione del prototipo dell'opera

  13. Breve relazione tecnica sui materiali da impiegare

  14. Relazione personale su tutto il lavoro svolto e sui materiali ipotizzati nella realtà.

  15. E' richiesta una cartella tecnico grafica di tutte le fasi progettuali ed esecutive su fogli di cartoncino cm. 50x70

  16. Quanto sopra elencato nella fase esecutiva, bisognerà riprodurlo in una tesina da consegnare e lasciare in seduta d'esame formato A/3 o A/4.

 

Il progetto nella fase iniziale di ricerca può essere svolto in gruppo (dal punto 1. al 4.).

 



 

TESTI CONSIGLIATI

 

  • Paul Virilio - Lo Spazio Critico - Dedalo – Ed.Bruno

  • Munari - Design e Comunicazione Visiva - Laterza – Ed.

  • Rudolf Arnheim - Arte e Percezione Visiva - Feltrinelli – Ed.

  • Gillo Dorfles - Ultime Tendenze nell'Arte D'oggi - Feltrinelli – Ed.

  • Ernst H. Gombrich - Il Senso Dell'Ordine - Leonardo Arte - Ed.

  • Attilio Marcolli - Teoria Del Campo - Sansoni – Ed.

  • Marcello Petrignani - Disegno e Progettazione - Dedalo – Ed.